Ancora oggi c’è chi produce energia elettrica nei centri abitati utilizzando gruppi elettrogeni rumorosi. Esiste una soluzione, si chiama Silengen ed è il gruppo elettrogeno Ultra Silenzioso.
Se sei vittima del rumore proveniente da un Cantiere o da una qualsiasi altra sorgente, devi sapere che la soluzione esiste e che non sei tenuto a sopportare questo disagio solo perché qualcuno ha scelto di utilizzare un gruppo elettrogeno obsoleto o semplicemente non idoneo a funzionare in un centro abitato!
Con il termine inquinamento acustico si intende l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
In Europa l’inquinamento acustico è un problema ormai riconosciuto. Si stima che il 25% della popolazione Europea è esposto a valori di inquinamento acustico superiore alla soglia limite.
Per quanto riguarda i gruppi elettrogeni, il Parlamento Europeo con la Direttiva 2000/14 ha regolamentato e ravvicinato le legislazioni degli Stati membri riguardanti l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto.
Secondo la Direttiva, gli Stati membri dovrebbero garantire che le macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto, oggetto della direttiva, siano conformi ai requisiti da essa prescritti all’atto della loro immissione in commercio o della messa in servizio negli Stati membri stessi.
Questo vale anche per prodotti di origine extra Europea, per i quali sarà l’importatore il responsabile della marcatura di conformità.
Considerato il peso che la Comunità Europea, ed in generale a quella internazionale, ha attribuito all’inquinamento acustico, le nazioni, le regioni e le Città hanno adottato sistemi di regolamentazione e monitoraggio del rumore.
Quello che stiamo per analizzare fa riferimento all’Italia, nello specifico alla Città di Cagliari, tuttavia regolamentazioni analoghe sono state adottate in molte altre Nazioni e Città nel mondo, dove ho avuto modo di consultare un estratto dei regolamenti trovandovi numerosi aspetti comuni.
Fuori dall’Italia e dall’Europa, in California nella Città di Los Angeles, è in vigore un’ordinanza datata 1973 con le forze di polizia delegate al controllo del rispetto dell’ordinanza, che talvolta pone dei limiti precisi all’utilizzo di macchinari, quali ad esempio i gruppi elettrogeni, che non possono essere avviati dalle ore 22.00 alle ore 7.00 del giorno successivo in funzione della tabella di classificazione acustica diurna e notturna.
La cosa interessante è notare che alcune zone ammettono un livello di rumore notturno minimo compreso tra 40 e 55 db, fermo restando un preciso criterio di misurazione. Questo significa che un Generatore Ultra Silenziato Silegen sarebbe ammesso perché rispetterebbe il parametro dell’ordinanza anche durante la notte.
Nel luogo comune si è soliti intendere come “centro abitato” un’area dove vi siano abitazioni occupate da persone che la abitano.
Più genericamente, traendo spunto da più definizioni, si definisce invece “centro abitato” l’insieme di lotti edificati che, con le aree libere adiacenti, costituisce l’aggregato urbano racchiuso all’interno di una linea di perimetrazione.
Dalla definizione di centro abitato è evidente come esso non sia esclusivamente un’area dove la popolazione occupa abitazioni, ma più genericamente “lotti edificati”.
In Italia, le soglie oltre le quali il rumore è perseguibile dalla legge vengono stabilite dalla cosiddetta “zonizzazione acustica” ovvero una classificazione che divide il territorio urbano in zone, ciascuna contraddistinta da una soglia massima consentita. In generale, vicino ad ospedali, case di riposo, scuole, parchi sono consentite dalla legge solo quantità basse di rumore; nelle zone residenziali e negli uffici sono consentiti livelli di rumore medi; nelle fabbriche, nei cantieri, ecc. va chiaramente consentito un livello di frastuono più alto.
La Normativa individua 6 classi di destinazione d’uso del territorio di riferimento. Le schematizziamo nella seguente tabella e successivamente le analizziamo una ad una.
Valori limiti assoluti di emissione sonora espressi in dB(A) | ||
Classi di destinazione d’uso del territorio | Orari di riferimento | |
Diurno (6.00 – 22.00) | Notturno (22.00 – 6.00) | |
I aree particolarmente protette | 50 | 40 |
II aree prevalentemente residenziali | 55 | 45 |
III aree di tipo misto | 60 | 50 |
IV aree di intensa attività umana | 65 | 55 |
V aree prevalentemente industriali | 70 | 60 |
VI aree esclusivamente industriali | 70 | 70 |
Classe I
Aree particolarmente protette: Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione; aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.
Classe II
Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali.
Classe III
Aree di tipo misto: Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione con presenza di attività commerciali ed con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.
Classe IV
Aree di intensa attività umana: Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie.
Classe V
Aree prevalentemente industriali: Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.
Classe VI
Aree esclusivamente industriali: Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.
Attenzione, il fatto che una classe comprenda un certo tipo di struttura o area, ad esempio aree ospedaliere, non significa che automaticamente la dove esiste un ospedale sia in vigore la Classe I. Infatti la Classificazione Acustica di un territorio consiste proprio nella assegnazione, a ciascuna area di territorio, di una delle sei classi individuate dalla normativa, sulla base delle prevalenti caratteristiche del territorio stesso.
Ok, interessante, ma cosa hanno a che fare i gruppi elettrogeni con tutto questo?
Un gruppo elettrogeno “standard”, con livelli sonori idonei al funzionamento all’aperto può non essere conforme al funzionamento diurno e notturno in un’area residenziale.
Acquistare un generatore che non può essere utilizzato rappresenta un costo inutile che può creare problemi ed arrivare a sanzioni pecuniarie importanti.
Spesso le zonizzazioni acustiche nascono per vincolare l’apertura e la chiusura di locali notturni ed eventi ad essi collegati e non vengono attentamente considerati tutti i vincoli che la zonizzazione comporta negli altri ambiti della quotidianità. In altre parole, molti cittadini inconsapevoli delle regole che dovrebbero tutelarli, si ritrovano a tollerare rumori che di norma non dovrebbero esistere, dai climatizzatori rumorosi durante le notti d’estate, al gruppo elettrogeno in funzione sotto casa.
Spesso si addita come rumoroso un prodotto, quasi come fosse difettoso o non propriamente funzionante, ma è altrettanto giusto sottolineare che ancora più spesso è il proprietario che per risparmiare qualche soldo decide di non investire nel prodotto giusto adatto alla specifica applicazione.
Il fatto che in molte aree l’energia elettrica manchi raramente rende meno evidente il problema, ma alcuni utenti si ritrovano spesso a scegliere tra una denuncia o diverse centinaia di Euro di danni dovuti alla mancanza di energia elettrica, per un congelatore che si spegne per ore o per altri dispositivi che non possono restare disattivati.
Di solito il proprietario dell’esercizio commerciale che inquina acusticamente l’intero isolato afferma che il suo gruppo elettrogeno è a norma negandone la insopportabile ed eccessiva rumorosità. Che dire/fare?
Buongiorno Marco,
Il proprietario dell’esercizio commerciale ha onere di mantenere a disposizione i documenti del gruppo elettrogeno. Nella dichiarazione di conformità è indicata la pressione sonora che deve essere conforme alla zonizzazione acustica in cui il gruppo elettrogeno è stato installato. Quindi si tratta innanzi tutto di una verifica documentale.
Ho un serio problema con un distributore di carburante posto a circa 20/30 metri da casa mia in un’area agricola ed artigianale, che da 20 giorni dopo le 22 fa partire il suo gruppo elettrogeno senza un’apparente bisogno, dato che di solito quando partiva era solo perché mancava la corrente a tutta la strada. Oltre al rumore ed alle vibrazioni arriva una forte puzza di gasolio bruciato che credo non faccia bene alla salute della mia famiglia, cosa posso fare e dove posso trovare la legislazione che regola questo tipo di utilizzo grazie
Ciao Stefano,
effettivamente si tratta di un problema importante e non facile da gestire. Come spesso accade vi sono due strade da percorrere, quella del dialogo con il proprietario e quella più drastica del legale.
Sicuramente l’avviamento del gruppo elettrogeno alle 22 è dovuto ad una impostazione del proprietario.
Ecco i passi da fare:
Individua la zonizzazione acustica del tuo Comune. Si tratta di una classificazione che determina quale sia il limite del rumore per la zona in cui risiedi. Se il Comune non ne ha adottato uno, allora recupera quello Regionale.
Una volta consapevole del limite di rumorosità puoi contattare la municipale mentre il gruppo elettrogeno è in moto e chiedere che venga spento. Insisti per un rilascio, anche differito, di un verbale di intervento. Il passaggio precedente serve principalmente in caso ti capitano addetti poco informati ed in caso il proprietario si opponga.
Se dovesse riattivare il gruppo elettrogeno negli orari in cui non è consentito, allora rivolgiti ad ISPRA presentando un istanza.
Facci sapere come va a finire…!